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         Questo sito è nato nel Giugno 2002 per rendere omaggio ad un Artista, che con il suo STILE, ha saputo emozionare migliaia di Fans, in Italia e nel mondo.


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         Il sito è naturalmente a disposizione di tutti coloro abbiano desiderio di contribuire con ulteriore materiale (foto, video e news) alla sua crescita.

         Un ringraziamento speciale a G.M. Multimedia.it, prezioso
webengineer che senza il suo aiuto il sito mai avrebbe preso forma, alla Manuela per il paziente lavoro di traduzione dei testi e a tutti i Fans di Nick che nel corso di questi anni hanno contribuito alla sua crescita.

         Un pensiero ad
Antonio il più grande Fan di Nick di Roma, che ci ha lasciato, non ti dimenticheremo mai!!

Gerry           

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Maggio 2021

Nick Kamen, la sua compagna svela: "Sapeva di dover morire, se n'è andato con dignità"

La compagna di Nick Kamen ha descritto gli ultimi anni di vita del cantante e modello britannico, il quale sapeva di dover morire a causa di un cancro incurabile e ha spiegato perché si è ritirato dalla vita pubblica.
NOTIZIA di PATRIZIA MONACO — 07/05/2021

Lucinda Cary, compagna di Nick Kamen, ha parlato della sua relazione con il cantante e modello scomparso questa settimana, descrivendo il modo in cui l'uomo ha affrontato gli ultimi anni della sua vita, dopo che gli è stato diagnosticato un cancro incurabile. Cary ha anche spiegato perché Nick Kamen ad un certo punto ha deciso di ritirarsi dalla vita pubblica.

Questa settimana il mondo della moda e della musica è stato stravolto dalla prematura morte di Nick Kamen a causa di un tumore al midollo osseo, avvenuta quando il modello e cantautore britannico aveva solo 59 anni. A pochi giorni dall'annuncio della sua dipartita, la compagna di Kamen, Lucinda Cary, ha rilasciato un'intervista a MailOnline per raccontare gli ultimi anni di vita dell'uomo con cui ha condiviso quindici anni di relazione e al quale stringeva la mano mentre lui esalava l'ultimo respiro nella loro casa di Londra.

"Nick era una persona incredibile ed è stato davvero stimolante stare con lui durante la sua malattia. Ci sono state gioie e difficoltà negli ultimi tre anni e non avrebbe potuto vivere con più rispetto e dignità", ha dichiarato Cary, rivelando che tre anni fa a Kamen era stato diagnosticato un cancro incurabile. La donna ha poi ricordato il trattamento ricevuto all'Hammersmith Hospital, a ovest di Londra, ammettendo che Kamen ne rimase sorpreso: "Amava l'ospedale, amava i medici, gli infermieri e tutti gli assistenti che si prendevano cura di lui. Ha apprezzato tutto ciò che il NHS (il servizio sanitario inglese, ndr) ha fatto per lui e così anche il resto di noi". Cary ha quindi raccontato il modo in cui Nick Kamen ha affrontato i suoi ultimi tre anni di vita: "Sapeva da tre anni che sarebbe morto, ma non si è mai dispiaciuto per se stesso ed ha vissuto la sua vita con incredibile coraggio. Accettava la sua situazione e non si è mai stressato per questo".

La donna ha infine rivelato di essere stata amica di Kamen per molti anni prima che tra loro si sviluppasse una relazione amorosa. "A Nick non è mai piaciuto essere sotto i riflettori. Quando era famoso era infelice, ecco perché si è ritirato dalla vita pubblica. Era felice di vivere una vita privata e non gli piaceva essere al centro dell'attenzione", ha concluso Cary.

Fonte: https://movieplayer.it/news/nick-kamen-compagna-ricorda-sapeva-dover-morire-se-ne-andato_97789/
Maggio 2021

Lo conoscete il disco mezzo psichedelico di Nick Kamen?

Va bene Madonna, i Levi's, l'erotismo, ma l'inglese è stato anche altro. Nel '92 ha pubblicato un album, 'Whatever Whenever', in cui mischiava Beatles, dance alternativa, echi della seconda estate dell'amore
di Demented Burrocacao

Nick Kamen nel 1992

Foto: Fryderyk Gabowicz/Picture Alliance via Getty Images

Sono sincero: quando ho saputo della morte di Nick Kamen ho avuto un tuffo al cuore, un ritorno al futuro nostalgico. Alle medie il suo nome era automaticamente correlato alle feste di compleanno, al ballo con la ragazzina che ti piaceva, a quella sorta di ambiguità che lui emanava, tra James Dean ed Elvis Presley in un inedito contesto dance.
Rolling Stone Sfera Ebbasta

La figura di Kamen era apparentemente leggera come una piuma, ma di base aveva un peso specifico notevole: il suo primo singolo, Each Time You Break My Heart è stata una delle canzoni simbolo di una generazione – quella degli ’80 – che teneva la mente negli anni ’60 dei genitori e il corpo già nel 2000 dell’emancipazione dei costumi. E giocoforza, lui rappresentava l’anello mancante da seguire come una religione. Non a caso – per farvi capire come funzionava – in quell’anno andavano di moda i ragazzi mori con gli occhi verdi e io, biondo con gli occhi azzurri, avevo serie difficoltà a essere invitato a un lento.

Nick Kamen subì, per sua stessa ammissione, il successo incredibile dello spot della Levi’s in cui si spoglia in lavanderia, circondato da occhi femminili indiscreti a rimirare la sua bellezza. Le vendite dei Levi’s, grazie a lui, raggiungeranno quote assurde. A quel punto avrebbe potuto fare qualsiasi cosa, tramutatosi in “feticcio”, soprattutto oggetto del desiderio di milioni di persone innamorate di uno spot. Lui sceglie invece di virare verso le sette note: questo perché fare il modello per lui era una necessità materiale, non una vocazione. Kamen si occupava da tempo di musica e sarà Madonna a salvarlo dall’essere fagocitato dal mondo della moda riportandolo sui giusti binari. La material girl scrive e produce la sua prima hit, lanciandolo nell’iperboreo delle icone pop degli ’80: puro Andy Wharol style, una pin up maschile in odore di classico maledetto seppur lanciato nei proverbiali 15 minuti di fama.   Un post condiviso da Madonna (@madonna)

Da questo momento il suo nome è sulla bocca di tutti, fa il botto commerciale: ma per l’appunto viene subito infilato nel recinto delle meteore, del modello senza cervello, di chi si è messo a fare dischi perché si toglieva i pantaloni e forse avrà anche concesso quello che c’era dentro al potente di turno. Tant’è che dopo il successo mondiale del primo disco omonimo, con il successivo Us troverà un trionfale riscontro solo in Italia, drammatica conferma che la festa sta finendo. Ma quando sembra che debba concludersi la sua carriera, riesce in un colpo di coda inaspettato riagguantando le vette delle classifiche con il singolo I Promise Myself e il disco Move Until We Fly e c’è un motivo. A parte il singolo I Promised Myself che sembra un incredibile taglia e cuci di Happy Xmas della premiata ditta Lennon-Ono mischiato con Words (Don’t Come Easy) di F. R. David, nell’album Kamen tenta suoni nuovi, provando un ibrido tra un pop leggero bagnato di bubblegum e la house music, genere all’ epoca in grandissima ascesa. A questo punto Nick Kamen prende il coraggio in mano e decide di scrivere quello che è il suo album per antonomasia: Whatever Whenever del 1992.

Dando per scontata la sua aderenza alla dance facilona di classifica, non tutti sanno che questo disco è invece il parto di uno che ha le idee chiare, e soprattutto idee guarnite di psichedelia. Sì, esatto, roba acida: dite addio al ragazzetto da poster in cameretta, qui c’è uno che rivendica la sua autonomia in musica e mette a nudo i suoi gusti di pancia e la sua abitudine a tè delle 5 “corretti”, motivato ad essere preso finalmente sul serio.

Innanzitutto il contesto del 1992 è molto cambiato: con i Nirvana primi in classifica e i Primal Scream osannati da tutti, la plastica degli ’80 non ha più senso. Nick prende la cosa come una sorta di liberazione: non è lui che – come si potrebbe pensare – si adegua alle nuove mode giovanili, ma al contrario finalmente fa quello che vuole in quanto egli stesso giovane e attento ai cambiamenti. Si assume la responsabilità di gran parte della produzione, decide di registrare tutto dal vivo in studio, ci mette una vita ad assemblare le canzoni con l’aiuto in sede ritmica del fratello minore Barry, braccio destro dell’intera operazione, lasciandosi la libertà di smontare e rimontare i pezzi alla giornata, proprio come in una moviola.

E infatti il singolo di traino, You’re Not the Only One (ballata alla She’s Leaving Home condita con una 303 e ritmica alternative dance), sarà supportato da un video all’epoca piuttosto coraggioso per gli standard di Nick: una roba girata in una serie di formati analogici, super8, Hi 8, 35 millimetri la cui pellicola sarà animata e dipinta a mano in pieno stile new american cinema. Il contenuto invece è del tutto British: l’ex modello inglese tira fuori la sua passione per la storica psichedelia pop britannica mischiandola alle suggestioni della new summer of love, di gruppi come gli EMF, Happy Mondays e via dicendo, indugiando verso composizioni beatlesiane come fanno fede I’ll Find Another Way e la harrisoniana This Time Is Our Time e anticipando la grande stagione del Brit pop di Oasis e compagnia cantante, che saccheggiavano sfacciatamente e senza problemi quel periodo storico 60s.

Un largo uso di effetti di modulazione come il flanger o il Leslie nei pezzi fa le veci della pittura fresca sulla pellicola, entrando in punta di piedi anche in campo dreampop/shoegaze. Pellicola musicale che è fatta di ritmi acid e rave, a volte anche simil jungle per non dire proto trip hop, frutto della sincera frequentazione di Nick e del suo team nei vari club dedicati: la sua abnegazione nel poggiare melodie catchy pensate al momento su un tappeto danzabile e “lisergico” potrebbe definire questo album come il suo Achtung Baby.

Per sua stessa ammissione, viene scritto come fosse un atto di autocoscienza, per conoscersi a fondo. Finita l’era dei compromessi musicali, Nick prende di petto le sue vere influenze psyc, suona tutti gli strumenti e arrangia tutti i brani, forte di una sicurezza compositiva maturata negli anni che convince incredibilmente anche i suoi discografici, probabilmente stupiti dal successo del precedente Move Until We Fly.

Ma ahimè, a tanta forza d’animo non seguirà un adeguato feedback. La gente praticamente ignora il disco, che non riuscirà a entrare in nessuna chart. Molti lo vedono come un bambolotto della musica commerciale saltato improvvisamente sul carro dei vincitori alternative, proponendo qualcosa di lontano dalla sua immagine e dal suo stile abituale e quindi – per questo – pensano che sia tutto costruito a tavolino per cercare nuovi consensi. Nessuno che si sia soffermato invece sulla qualità delle canzoni, su un gioiellino di disco curato in ogni sua parte che oggi – a mente fresca – possiamo ascoltare senza influenze esterne dei critici o del (mal) costume d’epoca, trovandoci addirittura ghiotte anticipazioni dell’hypnagogic pop degli anni 2000. Nick aveva previsto infatti che un certo tipo di mood “droghereccio” si sarebbe alleggerito di moltissimo rispetto alle esperienze estreme di un tempo e che avrebbe trovato posto nelle orecchie della gente come l’lsd sparso nelle tubature dell’acqua potabile.

Dopo l’insuccesso di Whatever Whenever Kamen si dedicherà alla sua seconda passione, la pittura, forte del fatto di aver puntato tutto rischiando sulla sua libertà di osare e di suonare quello che era giusto, senza piegarsi alle leggi del mercato. Sapeva quale sarebbe stato il suo destino e lo ha accettato come Socrate nel bere la cicuta. Solo per questo merita di essere ricordato come uno degli ultimi outsider di uno star system che non ha mai capito un concetto fondamentale: “I’m only human / Flesh and blood / Just the same as you/  Speak the truth / Tell the same lies / Don’t avoid it / You know it’s true”. Ciao Nick, e grazie.

Fonte: https://www.rollingstone.it/musica/lo-conoscete-il-disco-mezzo-psichedelico-di-nick-kamen/560716/#Part1

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09.09.2017


Nick Kamen intervista Video Music 1992



Clicca per
visualizzare il video

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14.06.2016


1986 - 2016
         A 30anni dal debutto discografico di Nick Kamen
"Super MixMaster 2016" assembla questo bellissimo video con alcuni dei singoli ufficiali e la posizione in classifica ottenuta in Gran Bretagna e Italia.
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24.03.2016


Il sito DModa di La Repubblica omaggia Tatjana Patitz nella ricorrenza del suo 50°compleanno





Clicca sulla foto per andare
all'articolo del giornale

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Ottobre 2015

Siamo vicini a tutta la famiglia Kamen per la prematura scomparsa di Barry alla sola età di 52 anni.


Omaggio a Barry Kamen

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Settembre 2015

L'etichetta Discografica Inglese Cherry Records ha ristampato il cd di debutto di Nick Kamen realizzando un'edizione Deluxe con un ulteriore cd bonus con più di 15 remix, le tracce sono state ricavate dai master originali, si può ricevere con meno di 20€ comprese le spese di spedizione, di seguito il link alla pagina della Cherry Records ed alcune foto del cd che ho già acquistato!

            

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Marzo 2015

Due bravissimi cantanti Italiani Thomas Cacco e Katia Simioni riuniti nel progetto "The Dreamers '80s Tribute" hanno  registrato una cover di "Each time you break my heart"

Audio

Each time you break my heart

Video

Each time you break my heart

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4 Agosto 2008


Finalmente Online la nuova pagina Audio Video creata per noi da G.M.Multimedia.it
Da non perdere!!

Presto altri video ed altri brani da ascoltare online

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2 Ottobre 2007

Sono partite le trasmissioni di MTV Gold, un canale prodotto da MTV Italia in collaborazione con MTV Networks Europe che tratta musica anni '70, '80 e '90. Il canale ha iniziato le sue trasmissioni il 1 ottobre sulla piattaforma satellitare di Sky, incluso nel pacchetto Mondo Sky, al canale 705 ed avrà a disposizione la libreria musicale di Videomusic.

Alle ore 20:00 è partito il programma "The 80's at 8" ...primo video in rotazione: Tell Me!!

Thank's MTV Gold!

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Agosto 2006

Inserito nella sezione Download, il calendario mensile automatico di Nick, da tenere sempre a portata d'occhio sul Desktop. Istruzioni per l'installazione su XP all'interno del file zip.
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Agosto 2006

Inserito nella sezione "Nick Game", nuovo gioco, "Indovina la parola" Buon divertimento!
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Agosto 2006

Rinnovata la sezione Discografia.
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Aprile 2006

Anche in Italia, richiedibile tramite Feltrinelli International, il libro fotografico di Amanda de Cadenet, all'interno un paio di foto scattate da lei a Nick nel periodo della loro relazione.
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Dicembre 2005.

Il nuovo singolo di BE ANGEL.

Una cover pop-dance di “Each Time You Break My Heart”

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Natale 2004,

Nelle vetrine di "Absolut Joy" noto negozio di abbigliamento di via Indipendenza a Bologna, fà bella mostra di se la maxi foto di Ray Petri scattata a Nick e suo fratello Barry ai tempi dei Buffalo Boys
Thank's to Michela!

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I PROMISED MYSELF 2004

La coppia di produttori Belghi Phil Wilde, (già autore di hits degli 2 Unlimited, CB Milton e Technotronic) ed Andy Janssens (che con lo pseudonimo di AJ Duncan remixò la bellissima Summer Jam 2003 degli Underdog Project ), hanno rimasterizzato e remixato "I Promised Myself", creando la nuova Hit "I Promised Myself 2004".

In Italia per il momenento non è prevista l'uscita del singolo, ma per chi fosse interessato all'aquisto, qui di seguito c'è il Link per ordinarlo tramite internet Cliccando sull'icona a forma di TV è possibile vedere il video!

Gerry & Jolanda

http://www.digidance.cc/scripts/albumdetail.php?albumID=240

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Il gruppo Svedese A-TEENS ha appena terminato di realizzare il loro prossimo singolo, una cover di "I Promised Myself" .Il singolo uscirà in Svezia i primi giorni di Aprile, e farà da apripista al loro album "Greatest Hits", che uscirà in Svezia il 5 Maggio e sarà disponibile in tutta Europa prima dell'estate.
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10 Dicembre 2003,

Inserite 10 foto Live inviateci da Michela, scattate alla discoteca "Baccarà" di Lugo, il 13 Settembre 1990 durante il "move until we fly tour"
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